Aspetto importante nella fase di acquisto di una piscina interrata è la valutazione di tutta la documentazione e dei permessi necessari per procedere alla costruzione, che non variano solo a seconda delle regioni, ma persino a seconda dei comuni. Non esiste infatti una normativa generale valida per tutti sulla costruzione delle piscine. In verità esiste una legge guida, il DPR 38/01, ma viene interpretata ad hoc. Ciò comunque non è così deprecabile come può sembrare perché le variabili del territorio possono essere molte: zone di parco, con palazzi storici, vincolate dalle belle arti, con vincoli paesaggistici, idrogeologici, ecc.
Quindi la prima cosa da fare è rivolgersi all’ufficio preposto del vostro Comune di residenza per conoscere la prassi da seguire, i documenti e i permessi necessari e soprattutto se vi sono vincoli di alcun tipo sul vostro terreno.
In base a tutte le informazioni che il Comune vi fornirà potrete valutare se e quali professionisti dovranno intervenire per l’adempimento delle prassi burocratiche. Il terreno a forte dissesto idrogeologico per esempio necessita l’intervento di un geologo e di un ingegnere strutturista, giusto per citare un caso limite.
Se non vi sono vincoli territoriali di alcun tipo, i documenti richiesti potrebbero ridursi a:
- DIA (Dichiarazione Inizio Lavori)
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
- CIL (Comunicazione di Inizio Lavori)
- Permesso di costruire
Il nostro consiglio comunque è di evitare soluzioni improvvisate e di farvi assistere e guidare anche per la fase di valutazione dai professionisti che avete scelto per la realizzazione del vostro progetto.
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